E’ uno dei pesci più “comuni”, più facili da trovare in pescheria o al supermercato. L’orata, però ha un profumo davvero inconfondibile ed eccezionale, ed è possibile prepararla in vari modi per avere un piatto leggero e gustoso. Prima di svelarvi come amo servire l’orata, qualche cenno su di me: sono Omar Gamberini, chef per passione, o meglio “chef dilettante”, come preferisco definirmi. Nella mia cucina cerco equilibrio tra tecnica e fantasia, in particolare quando mi accosto a piatti di pesce. Come per altri piatti di pesce, non mi stancherò mai di dirlo, fondamentale è la scelta degli ingredienti, che devono essere di alta qualità. L’orata da sempre mi ricorda la genuinità dei piatti di mare, e amo prepararla, spesso e con tante varianti. Per quanto riguarda la versione “al cartoccio”, i passaggi sono davvero molto semplici. Prima di tutto le orate vanno lavate, pulite dalle interiora e squamate. All’interno vanno riempite con aglio e prezzemolo tritato, e un pizzico di sale e pepe.

A questo punto va disposto un foglio di carta alluminio su una teglia da forno, spennellato con un filo d’olio e bisogna sistemare l’orata o le orate, sulle quali va versato vino bianco, e ancora aglio, prezzemolo tritato, sale e pepe e un filo d’olio, per chiudere con delle fettine di limone. Accanto all’orata, poi, io amo distribuire alcune cozze: basta pulirle bene (come altre volte ho spiegato in questo blog) e metterle intorno all’orata, per poi chiudere tutto con cura e delicatezza nella carta stagnola, formando appunto i “cartocci”. A questo punto basta infornare a 180° per circa 30 minuti. Un piccolo segreto da parte dello chef Omar Gamberini, una variante che spesso utilizzavano i miei nonni, quando non sempre era disponibile pesce fresco, è utilizzare le vongole al posto delle cozze, o anche altri frutti di mare. Il profumo e il sapore sono comunque garantiti! Sul mio sito Internet (il canale ufficiale di Omar Gamberini) ho condiviso le ricette di Douglas Kevington, chef irlandese molto attivo sul web che vi consiglio di visitare non appena avete del tempo libero.

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