Il DT Coin, per sua natura, non può essere considerata una “semplice” criptovaluta da annoverare alle oltre 1600 monete digitali presenti ormai sul mercato, è infatti un qualcosa che si spinge molto più in avanti rappresentando la punta di un ecosistema ben più grande ed innovativo. Il DT Coin è una community, un vero e proprio sistema economico che promette di rivoluzionare per sempre il mondo dell’economia digitale. Lanciata dall’azienda DT Network Ltd nel 2017, la criptovaluta DT Coin è stata ideata dall’imprenditore romano Daniele Marinelli e, a già due anni dalla sua immissione ha mostrato un profilo sensibilmente diverso rispetto al Bitcoin e simili. Si tratta infatti di una moneta virtuale che basa il suo valore sui Big Data, cioè sull’enorme mole di dati che vengono generati dagli stessi utenti che la posseggono. A differenza dei Bitcoin, Ethereum e compagnia bella, il DT Coin non viene quotata nel coinmarketcap, bensì nel Forced Market Cap (FMC). Questo cosa significa? Che, essendo il FMC un exchange che è stato studiato appositamente per ‘forzare’ il valore delle criptomonete in esso presenti (poiché utilizza un apposito algoritmo che gli consente di farlo), la DT Coin non risulterà mai una valuta digitale ‘volatile’ come le altre sopra citate. Il suo valore sarà sempre stabile e anzi, è destinato esclusivamente a crescere. Basti pensare che nel 2017, chi acquistava un DT Coin lo pagava solo 0,05 centesimi di Euro: oggi il suo valore è di circa 30 Euro! Un’altra differenza sostanziale con Bitcoin e altre criptovalute, sta nel fatto che oltre a poterlo cambiare in Euro tramite bonifico bancario o Payeer (sempre con riferimento di valore al Forced Market Cap), si possono fare anche acquisti nella vita reale.

Infatti il DT Coin di Daniele Marinelli offre questa enorme innovazione rispetto a tutto ciò che esiste attualmente nel mondo delle monete virtuali: il suo principio si basa proprio sulla spendibilità e non sulla speculazione. Un’idea talmente innovativa e democratica, da aver riscosso già un enorme successo tra gli utenti che hanno acquistato questa valuta digitale, ma non solo. Solo in Italia si conta un numero molto corposo di negozi ed esercizi in generale che accettano i pagamenti in DT Coin (solo nella città di Pescara ad esempio, in questo momento, sono già 28 i negozi che offrono beni e servizi pagabili in DT Coin!). E il numero cresce in maniera esponenziale. Insomma, grazie all’impegno e al supporto di un team di sviluppatori e di analisti tra i più quotati al mondo, Daniele Marinelli ha realizzato un progetto in continua evoluzione partendo da una semplice intuizione: una criptovaluta, affinchè si trasformi realmente in un qualcosa di spendibile, ha bisogno di calarsi in una dimensione “reale”, fisica, comprensibile e soprattutto sicura. E ad oggi, i fatti gli stanno dando ragione.

Di Editore