Qualsiasi persona ha un giardino dove coltiva le piante sa bene quanto è importante prevenire la presenza di insetti sulle piante, per evitare che si ammalino e muoiano. Come ci spiega il sito www.giardinodicasa.it sono tanti gli insetti in questione. In questo articolo ti offro una visione generica, in modo che ti possa fare un idea e dopo approfondire in base al tuo problema.

  • Cimice asiatica: La cimice asiatica è da solo alcuni anni che si è spostata qui da noi a infestare le piante. Arrivò in Italia nel 2012 da città originarie quali la Cina, Taiwan e il Giappone. Ha un colore scura che ricorda il tronco di un albero e ha arti lunghi. Non è un parassita facile da eliminare, nemmeno con i prodotti chimici. Di solito si nascondono nella parte inferiore della foglia. Hanno una lunghezza di circa 1,7 cm.
  • Cavolaia: è un parassita che interessa soprattutto i cavoli, i broccoli e altri vegetali simili. E’ una farfalla bianca appartenente alla famiglia delle Pieridae. La si vede solo di giorno e deposita le uova nella parte inferiore della foglia del cavolo. Quando sono allo stadio di bruco è facile da individuare perché sono verdi, con macchie nere e una linea gialla sul dorso. La conseguenza di un’infestazione da Cavolaia è piuttosto temibile visto che in poco tempo la coltura può morire. I primi e più importanti danni si vedono sulle foglie inferiori.
  • Punteruolo rosso: è uno degli insetti più temuti dalle palme ed è tra i motivi più comuni per cui questi alberi vengono abbattuti. E’ un insetto di origine asiatica, apparso in Italia per la prima volta nel 2004. E’ di colore rosso e vive nel tronco della palma. Ha un ciclo di vita di soli tre mesi, però è un periodo sufficiente per permettergli di proliferare e crescere rapidamente portando, come successe in Italia, a decimare centinaia e centinaia di palme. Possono attaccare anche altre piante, come quelle da datteri, da cocco, da olio e la canna da zucchero. Purtroppo quando si notano i primi sintomi, è già troppo tardi per agire.
  • Cocciniglia Cotonosa: attacca con un’aggressività superiore alla coccinella comune le piante. In particolare quelle legno o di agrumi. Si nutre della linfa vitale delle foglie e produce la melata, perciò rischia di sviluppare la fumaggine. Si riconosce perché è molto piccola (il corpo misura circa 5 mm) e dalla forma ovale, con una patina bianca di cerata. I maschi è difficile trovarli perché non sono utili per la riproduzione.
  • Oidio: infesta moltissime piante diverse e provoca danni seri se non riconosciuta in tempo. Non si tratta però di un parassita ma di un fungo. Si trova soprattutto nelle piante in serra perché esposto a gradi di umidità elevate. Nelle fasi iniziali non è facile da riconoscere perché si formano solo piccole macchioline di muffa bianco-grigiastro e restano nascoste nella parte inferiore. Con il tempo si estende anche sulla parte superiore della foglia e questa inizia a diventare gialla fino a cadere.

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