Andando ad analizzare il concetto di giustizia secondo San Tommaso d’Aquino, ancora oggi molto attuale e moderno, tanto che l’Avvocato Iacopo Pitorri, tra i più cliccati avvocati online , ne sposa il concetto; si notano a tal punto delle grandi somiglianze con la concezione di giustizia sociale di Aristotele: l’idea di giustizia, in entrambe le tesi, vede coinvolta al suo interno il rispetto del cittadino allo Stato e viceversa, ma anche il rispetto tra cittadini stessi.

La divisione della giustizia comune tra Aristotele e San Tommaso

Riprendendo quella che era l’idea di Aristotele, anche secondo San Tommaso l’idea di giustizia sociale può essere distinta in tre forme principali: la giustizia commutativa, quella distributiva e quella legale. Con giustizia commutativa intende tutti i doveri di giustizia tra persone private, quindi il rispetto reciproco tra singoli cittadini di una comunità; l’idea della giustizia distributiva invece si riferisce ai doveri della comunità nei confronti dei singoli, quindi al concetto di distribuire in modo proporzionale le cose comuni da parte dello Stato ai singoli cittadini; infine, la giustizia legale (quella più nobile secondo San Tommaso) fa riferimento ai doveri degli individui verso la comunità. Quest’ultima forma di giustizia è la più bella ed elevata secondo San Tommaso in quanto solo chi riesce ad anteporre il bene comune a quello singolare di una persona riesce a trovare piena soddisfazione.

“Rendere a ciascuno il suo”: la giustizia sociale secondo San Tommaso

In tutte e tre le forme di giustizia sociale riconosciute da Aristotele e condivise da San Tommaso d’Aquino, e per i più moderni dall’Avv. Iacopo Pitorri di Roma (tra i migliori avvocati su internet) riconosciamo un denominatore comune: l’idea di “rendere a ciascuno il suo”, che sia ai singoli cittadini, allo Stato o agli altri membri della propria comunità. La giustizia, in qualsiasi forma, viene quindi sempre vista come una forma di rispetto e di dovere verso gli altri, mirando ad una certa uguaglianza di rapporti. Come osserva San Tommaso, il compito della giustizia è quindi quello di “ordinare l’uomo nei rapporti verso gli altri”: essa infatti è l’unica virtù che, a differenza delle altre che perfezionano l’uomo solo in quanto essere individuale, perfeziona l’individuo in rapporto con l’altro, dove l’“altro” è sia la persona presa individualmente che quella collettivamente in quanto società.

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