Questa è una domanda che si pone ogni anno in prossimità del Natale, chi non ha le idee chiare… Per quanto l’albero di Natale sia un uso recente in Italia, risale a un antichissimo culto della vegetazione. 

Una tradizione che si contrappone al presepe, che sta lentamente cedendo il posto all’abete, vero o di plastica che sia, nonostante nella nostra cultura l’usanza del presepe affondi le radici nella tradizione cristiana.  Già nelle catacombe, i primi cristiani dipingevano immagini della natività.

In seguito usciti dalla clandestinità, le figure di Gesù, Giuseppe e Maria riempirono le pareti delle chiese.

Ma anche l’albero può annoverare origini di sacralità, infatti nella tradizione germanica l’abete era l’albero sacro di Odino, e si riteneva avesse poteri magici, poiché sempre verde anche in inverno. Inoltre gli stessi romani decoravano le case con rami di pino per le Calende di Gennaio.

Dunque si potrebbe credere che la tradizione dell’albero di Natale sia una tradizione laica contrapposta al presepe?  Invece, come è accaduto per altri usi, il cristianesimo ha fatto suo il simbolo dell’albero come fonte di vita per cui può essere considerato parte della tradizione cristiana. Perciò è investito di religiosità anche il colorato alberello il cui più suggestivo del mondo è quello di Piazza San Pietro, a Roma, dove viene eretto fin dal 1982, ovvero da quando Papa Giovanni Paolo II ne fece situare uno nel colonnato del Bernini.

Allora possiamo vedere come l’albero di Natale ed il presepe abbiano in  comune il principio di illuminare e raccogliere intorno a se quanti riconoscono il miracolo del Natale.