In questo breve approfondimento che segue, vediamo di capire meglio come viene diagnosticata la ptosi palpebrale e anche come si cura.

La diagnosi della ptosi palpebrale

La diagnosi della ptosi palpebrale è clinica. Il medico in oftalmoplastica a Milano verificare visivamente la presenza di una palpebra più abbassata del normale. È fondamentale individuare la causa di questa condizione per poter stabilire il corretto provvedimento. Il medico procede quindi con l’anamnesi e considera anche altri fattori come l’età. Si svolge sempre anche un esame visivo per capire se la ptosi ha compromesso la capacità di vedere. In oftalmoplastica a Milano bisogna differenziare correttamente tra ptosi palpebrale e altre patologie che possono avere dei sintomi simili. Si parla in particolare di entropion che causa l’introflessione della palpebra portando allo sfregamento delle ciglia sul bulbo oculare. L’ectropion, invece, riguarda il ribaltamento della palpebra verso l’esterno, esponendo la congiuntiva oculare. Infine, bisogna fare delle differenze anche con la blefarocalasi cioè un cedimento del tessuto della palpebra superiore che non ha nulla che fare con la muscolatura.

La cura delle ptosi palpebrale

Il chirurgo in oftalmoplastica a Milano un intervento di blefaroplastica per risolvere la condizione di ptosi palpebrale. In generale, l’intervento si esegue in anestesia locale. Lo scopo della chirurgia è quello di migliorare la funzionalità dei muscoli che controllano il movimento della palpebra superiore. In base a quanto osservato durante la visita per la diagnosi, il chirurgo oftalmico può cooperare per rinforzare il muscolo che leva la palpebra, reinserendo un tendine. Se il muscolo elevatore non può essere rinforzato, si provvede alla sospensione della palpebra tramite il muscolo frontale.

Il decorso post oratorio

In seguito all’intervento, il paziente indossa un bendaggio complessivo E deve tenere la testa ben sollevata. Nei 20 giorni successivi all’operazione è normale che compaia gonfiore e lividi blu. Non c’è da preoccuparsi se si registra un offuscamento della visione o lacrimazione frequente. Sono frequenti anche le emorragie sotto congiuntivali, cioè delle macchie rosse nella sclera che si riassorbono da sole.

 

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