Ci sono diversi disturbi specifici dell’apprendimento, DSA, che un bambini può evidenziare. Oggi si sente spesso parlare di questi disturbi perché sono stati decifrati e riconosciuti mentre in passato non se ne sentiva parlare semplicemente perché la neuropsicologia infantile era una scienza agli albori. Infatti, è una scienza piuttosto giovane che ha riconosciuto questi disturbi che hanno a che fare con il funzionamento del cervello. Uno di questi è la disortografia che può esser sì certificati grazie a test psicologici a Milano ma può esser riconosciuta anche prima osservando dei segnali e campanelli d’allarme come quelli elencati qui di seguito.

Scrivere con lentezza

La disortografia ha a che fare con la difficoltà di tramutare il fonema, cioè il suono, nel grafema, cioè nella parola scritta. Il bambino non riesce a collegare quale sia il grafema da fare sul foglio per scrivere la parola che ha sentito. Gli esercizi di dettatura sono i più difficili in assoluto. Un bambino con questa difficoltà impiega molto tempo a scrivere, molto di più rispetto ai suoi compagni.

Molti errori ortografici

È ovvio che all’interno di un gruppo classe ci siano bambini più bravi e altri che invece hanno più difficoltà, ma un bambino disortografico è sicuramente il peggiore della classe per quanto riguarda gli errori ortografici. Può addirittura sbagliare ogni singola parola che deve scrivere. Molte spesso è l’insegnante ad accorgersi che qualcosa non va perché riesce a confrontare i risultati del bimbo rispetto al resto del gruppo classe, evidenziando che è sotto alla media. Gli errori ortografici sono all’ordine del giorno anche nelle parole più semplici cioè quelle bisillabiche. I test psicologici a Milano spesso sono simili a degli esercizi svolti in classe ma vengono svolti con uno scopo completamente diverso.

Invertire le sillabe delle parole

Uno dei segnali più evidenti di un problema di disortografia è invertire le sillabe delle parole. Un bambini che ha queste difficoltà non riesce a scrivere correttamente la parola e può fare questi errori anche con le parole più corte, soprattutto quelle di tre sillabe.

Di Editore